Recensione: Drive
- cineteque
- 6 gen 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Titolo originale: Drive Paese di produzione:USA Anno: 2011 Durata: 100 min Genere: thriller, drammatico, noir Regia: Nicolas Winding Refn
Trama: Driver (non ha un nome) ha più di un lavoro. È un esperto meccanico in una piccola officina, fa lo stuntman per riprese automobilistiche e accompagna rapinatori sul luogo del delitto garantendo loro una fuga a tempo di record. Ora Driver avrebbe anche una nuova opportunità : correre in circuiti professionistici. Ma le cose vanno diversamente. Driver conosce e si innamora di Irene, una vicina di casa, e diventa amico di suo figlio Benicio. Irene però è sposata e quando il marito, Standard, esce dal carcere la situazione precipita perché Standard ha dei debiti con dei criminali i quali minacciano la sua famiglia. Driver decide allora di fargli da autista per il colpo che dovrebbe sistemare la situazione. Le cose però non vanno come previsto.
Tu cosa fai? - Io guido.
Prima di iniziare a recensire il film, vorrei fare una piccola parentesi dedicata a Nicolas Winding Refn. Questo regista è mio parere uno dei più meritevoli degli ultimi anni.
E' sicuramente una di quelle persone particolari che si distinguono dalla massa. Eccentrico e con la giusta dose di follia realizza dei prodotti che sono al limite della perfezione.
Come tutti i registi che si rispettino ha un proprio stile che lo contraddistingue dagli altri: scene lente (molto lente), trame semplici, uso spietato di movimenti macchina assai perfetti e un'attenzione particolare ai colori e ai loro significati. I personaggi Refn sono silenziosi ma ciò non vuol dire che comunichino meno di coloro che parlano tanto.
Ho avuto difficoltà a trovare una citazione per questo film, perchè le vere citazioni sono le immagini che vediamo.
Come dicevo prima, Drive si basa su una trama semplice magari nemmeno originale.
Ciò che a mio parere rende questo film un buon film, è il suo modo di essere narrato.
Refn non si basa sul cosa, ma sul come.
C'è un'estrema attenzione verso il linguaggio cinematografico e si rimane basiti da tanta maestria.
La mia scena preferita è quando Irene e il Driver si trovano nell'ascensore. Entrambi entrano dentro assieme ad un tizio indesiderato. Cambio della luce. Il tutto diventa più intimo e soffuso. Lui si spinge verso di lei e la bacia. Una sequenza che dura un minuto. Poi la luce torna ad essere più forte di prima. Il Driver con tutta la sua furia si avventa sull'uomo (che avrebbe voluto eliminarli entrambi). Fine della scena: il volto dell'uomo non è più riconoscibile dalle sprangate che ha ricevuto e le porte dell'ascensore si aprono lentamente.

Un perfetto connubio fra amore e violenza. Una scena perfetta.
Tutto il film si basa sull'unione della brutalità alla passione ed il modo in cui sceglie di narrarlo Refn è semplicemente suggestivo.
Il film presenta ovviamente scene forti accompagnate da una colonna sonora meravigliosa, dolce per certi versi, alternata alla musica elettronica che personalmente trovo veramente azzeccata.
Consiglierei a tutti Drive. Penso che sia veramente godibile e che nonostante sia definito per certi versi Indie, è comunque un film che si fa vedere (magari non piacere, ma vedere sicuramente).
Voto: 8/10

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